Quali sono gli errori da evitare nel mondo degli investimenti

Risparmiare, un verbo che sta particolarmente a cuore degli italiani, popolo che vanta il più alto tasso di risparmio privato tra i grandi paesi del Vecchio Continente. Un’attitudine che ha consentito al nostro paese di poter resistere agli attacchi speculativi – come quelli del 1992 o del 2011 – che hanno colpito il debito pubblico nazionale, tra i più elevati al mondo. Nella gestione del risparmio, un ruolo di cruciale importanza lo svolgono gli investimenti finanziari.

Gli italiani, d’altro canto, sono stati viziati sino a qualche decennio fa, grazie ai rendimenti particolarmente generosi, non di rado a doppia cifra percentuale, che offrivano i titoli di stato come BOT, BTP, CCT o CTZ. Uno scenario, però, venuto meno da oltre quindici anni, che ha obbligato i risparmiatori ad assumere un atteggiamento differente rispetto alle loro radicate abitudini.

Volatilità e diversificazione, elementi da tenere in considerazione quando si investe

Alla ricerca del rendimento perduto, gli italiani hanno volto il proprio sguardo verso altri strumenti finanziari al di là dei titoli di stato, che offrono ben poco come remunerazione del capitale investito. Un cambio di operatività che, giocoforza, ha obbligato gli stessi ad assumersi rischi maggiori rispetto al passato, venendo a conoscenza di termini come “volatilità” e “diversificazione” prima pressoché sconosciuti.

Il primo innesca dei sentimenti contrastanti nell’animo dei risparmiatori, colti da stati di preoccupazione non indifferenti nel momento in cui si verificano turbolenze nei mercati finanziari, in grado di far scendere il valore complessivo dei titoli detenuti nel proprio portafoglio finanziario. L’aspetto emotivo, quindi, gioca un ruolo decisivo quando si decide di investire i propri risparmi, talvolta faticosamente accumulati durante il corso degli anni.

Per evitare di entrare nel panico nei momenti sfavorevoli dei mercati, è necessario tenere a mente qualche aspetto di fondamentale importanza. Gli asset maggiormente rischiosi, come ad esempio le azioni, implicano un approccio di medio-lungo periodo, in modo che possano recuperare il terreno perduto nel malaugurato caso si dovessero verificare degli storni significativi.

Ovviamente, l’operatività nei mercati azionari può essere adottata anche nel breve periodo, come fanno i trader che decidono di assumersi rischi piuttosto significativi nella loro operatività quotidiana. Trattandosi di mercati rischiosi, tuttavia, il “comune risparmiatore” deve assumere un atteggiamento di più ampio respiro temporale, accorciandolo, eventualmente, al raggiungimento di determinati livelli di guadagno o perdita.

Obiettivi di investimento e orizzonte temporale entro il quale realizzarli

E’ indispensabile che ogni singolo risparmiatore, dal più navigato al novellino, impostino dei  “take profit” e “stop loss”: nel primo caso, si fissa un tetto di guadagno massimo entro il quale si ritenete soddisfacente il profitto ottenuto, vendendo il titolo e portando a casa la preziosa plusvalenza; nel secondo caso, invece, si fissa  un tetto massimo di perdita, oltre la quale è necessario vendere il titolo perché non si è disposti a sopportare un’ulteriore diminuzione del valore.

Approcciare ad uno strumento finanziario senza essere a conoscenza dei propri obiettivi di investimento, di quanto si è eventualmente disposti a “perdere” e dell’entità di quanto possa essere soddisfacente il guadagno ottenuto, e dell’orizzonte temporale entro il quale realizzarli, è un errore che, col passare del tempo, può risultare fallimentare nelle strategie di ogni singolo investitore.

Un altro aspetto da tenere in grande considerazione, poi, riguarda la presenza di un numero plurimo di titoli all’interno del proprio portafoglio, adeguatamente diversificati per settore industriale, area geografica e tipologia di asset finanziario. Online sono presenti molte guide su come investire nel 2022, come quella di Prestitimag.it. che possono risultare di grande supporto in una fase, come quella attuale, dove l’incertezza e la volatilità la fanno da padrona.

Disporre di una buona cultura finanziaria, d’altro canto, è un requisito essenziale per poter investire in modo consapevole i propri risparmi, consci dei rischi e delle opportunità che i mercati sono in grado ciclicamente di offrire, anche nei momenti di maggiore turbolenza.